CORSO PER LAVORATORI, DATORI DI LAVORO E LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI (dpr n. 177/2011)
[Art. 37 – D. Lgs.81/08 - Art.2 c.1 lett. d - DPR. 177/11: Informazione e Formazione sui fattori di rischio per attività lavorative all’interno di spazi confinati]
IL CORSO PREVEDE DI SVOLGERE L’ADDESTRAMENTO ALL’INTERNO DEL CAMPO PROVE PRESSO LA SEDE DI STUDIO CETUS SRL A RAVENNA, DOTATO DI UNA STRUTTURA UTILE A SIMULARE MANOVRE DI SALVATAGGIO DI UN LAVORATORE DALL’INTERNO DI UNO SPAZIO CONFINATO CON USO DI ATTREZZATURE DI RECUPERO
Programma del corso
MODULO TEORICO GIURIDICO-TECNICO (4 ORE): PRESENTAZIONE E APPROFONDIMENTO DEI CONCETTI DI PERICOLO, RISCHIO, DANNO PREVENZIONE CHE SI RISCONTRANO IN UNA ATTIVITÀ LAVORATIVA SVOLTA IN UNO SPAZIO CONFINATO O SOSPETTO DI INQUINAMENTO. PRESENTAZIONE E APPROFONDIMENTO DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
- La normativa di riferimento (D.lgs. 81/08 s.m.i. – D.P.R. 177/2011 – UNI 11958: 2024).
- Obblighi dei lavoratori, anche nel rispetto delle procedure e nell’uso dei sistemi di protezione individuali.
- Definizioni e identificazione di un ambiente confinato o sospetto di inquinamento e criticità: commento delle definizioni più comuni di Spazio Confinato (definizione GUIDA OPERATIVA PER ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI EMILIA ROMAGNA, INAIL, ISPESL, NIOSH, OSHA, artt. 66, 121 e p.to 3 All. IV del D.Lgs. 81/08, UNI 11598:2024) con approfondimento delle specificità ed elementi comuni presenti nelle varie definizioni di ambiente confinato o sospetti di inquinamento.
- Analisi degli eventi infortunistici: presentazione di casi realmente accaduti di infortuni realmente avvenuti all’interno di ambienti sospetti di inquinamento o confinati: approfondimento e discussione con i lavoratori delle cause che hanno determinato gli infortuni gravi o mortali, delle possibili carenze ai fini di misure preventive e protettive adottate e discussione di quelle che potevano essere le misure di prevenzione e protezione da adottare per eliminare i rischi. Presa visione delle statistiche INAIL sugli infortuni avvenuti nel contesto di lavorazioni in spazi confinati con approfondimento delle cause più frequenti. L’analisi viene affrontata anche valutando quali misure di prevenzione e/o protezione potevano essere adottato allo scopo di evitare gli eventi.
- Individuazione dei fattori di rischio
Si riporta un elenco, non esaustivo, dei rischi specifici più frequenti e rilevanti che possono essere presenti nei lavori compiuti all’interno di un ambiente sospetto di inquinamento o confinato trattati durante il corso:
- Aria respirabile: analisi della composizione media dell’aria pulita
- Aria respirabile con atmosfere con difetto di ossigeno (asfissia): analisi dei sintomi che insorgono in un lavoratore causa la riduzione di ossigeno nell’atmosfera che si respira.
- Atmosfera carente di ossigeno (asfissia): analisi delle cause più comuni che possono determinare la carenza di ossigeno nei processi industriali (ex. bonifiche con utilizzo di gas inerti come azoto, argon – reazioni chimiche, anche spontanee, con produzione di gas – reazioni di ossidoriduzione o fermentazione – reazioni chimiche su materiale organico con formazione di anidride carbonica, etc.).
- Atmosfere sovra-ossigenate: analizzati i fattori più comuni che possono comportare un’atmosfera sovra-ossigenata esponendo i rischi che una atmosfera sovra-ossigenata comporta. Rischio incendio o esplosione in presenza di atmosfera sovra-ossigenata.
- Atmosfera con presenza di sostanze chimiche pericolose (intossicazioni acute o croniche): analisi delle cause che possono determinare la presenza di sostanze chimiche pericolose all’interno di uno spazio confinato o sospetto di inquinamento e i rischi che determinano.
- Atmosfere con presenza di gas infiammabili con il rischio di formazione atmosfere infiammabili/esplosive (ATEX): rischio incendio e/o esplosione. Analisi dei lavori a caldo con approfondimento delle misure di prevenzione e protezione da attuare.
- Cadute dall’alto o in profondità e scivolamenti
- Cadute di gravi, attrezzature o materiale dall’alto
- Ustioni chimiche
- Conduttori ristretti
- Lavoro in condizioni disagevoli
- Ergonomia: utilizzo continuo di maschera e, in generale, DPI ingombranti e abbigliamento che copre tutto il corpo
- Microclima (caldo, freddo, ambienti estremi)
- Spazi angusti/difficoltà di accesso o uscita/sviluppo in orizzontale e/o in verticale/difficoltà di spostamento all’interno dell’ambiente
- Presenza di parti mobili e rischi meccanici in generale
- Presenza di sorgenti ionizzanti
- Campi elettromagnetici
- Radiazioni ottiche artificiali
- Radon
- Immissione improvvisa di liquidi o materiali
- Spazi non accessibili
- Cedimenti strutturali (per esempio, di condotte o delle camerette)
- Schiacciamenti e/o traumi
- Incarceramento e/o intrappolamento
- Seppellimento/annegamento
- Materiali sfusi (engulfment: inghiottimento, sommersione, sprofondamento/immersione)
- Rischi elettrici, cariche elettrostatiche, arco elettrico
- Rumore e vibrazioni
- Illuminazione
- Comunicazione: l’importanza di stabilire una comunicazione efficace e analisi di problematiche per una comunicazione
- Mancanza improvvisa dell’energia elettrica: utilizzo dei sistemi di fornitura di energia ausiliari
- Carenze di organizzative (valutazione dei rischi, procedure di lavoro e emergenza, informazione, formazione, addestramento, etc.)
- Non adeguata esperienza
- Aspetti psicofisici
- Fatica fisica e mentale
- Lavoro in solitario
Caratteristiche e pericolosità degli agenti chimici: analisi delle sostanze chimiche pericolose maggiormente presenti nei processi industriali e causa di infortuni mortali analizzati (ex. biossido di carbonio, monossido di carbonio, acido cianidrico, acido solfidrico o idrogeno solforato, ammoniaca, anidride solforosa, cloro, anidride carbonica, azoto, argon, fosfina, acido cianidrico, etc.): danni acuti o cronici alla salute (avvelenamento)
La valutazione dei rischi e le misure e procedure di prevenzione nelle fasi di lavoro in ambienti confinati o sospetti di inquinamento come, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, di seguito indicato:
- procedure d’ingresso e uscita in ambiente confinato
- dimensione, numero dei passi d’uomo, numero di accessi, numero dei lavoratori presenti
- monitoraggio dell’atmosfera
- sistemi di illuminazione, dispositivi per prevenire lo shock elettrico
- macchine ed attrezzature di lavoro (coclee, agitatori, pale ecc.)
- “ventilazione” ovvero l’adozione di tutti i sistemi per il ricambio dell’aria
- Sorveglianza sanitaria
Approfondimento delle seguenti misure di prevenzione e protezione (elenco non esaustivo a titolo di esempio):
- Qualifica dell’Azienda
- Informazione, formazione e addestramento dei lavoratori (rischi specifici e interferenziali, attrezzature, DPI, strumenti di misura, attrezzature di soccorso, procedura di lavoro e di emergenza)
- Sorveglianza sanitaria
- Informazione dei lavoratori sui rischi interferenziali
- Organizzazione iniziale dei lavori, pianificazione e controlli da effettuare sul luogo di lavoro e alle attrezzature di lavoro e da utilizzare per la gestione di una eventuale emergenza con salvataggio. Controllo dei DPI e delle strumentazioni (ex. rilevatore multigas. Sistema di illuminazione, sistema di comunicazione, etc.).
- Per le attività in appalto: conoscere il nominativo del Rappresentante della Committente per le attività svolte all’interno di ambienti sospetti di inquinamento o confinati.
- Per le attività in appalto: conoscere l’informativa sui rischi ambientali e interferenziali del Committente (incontro informativo con la Committente al fine di conoscere i rischi specifici presenti in un determinato spazio confinato o a rischio di inquinamento).
- Identificazione dei preposti e costituzione della squadra di lavoro
- Procedura di bonifica e di messa in sicurezza dell’area di lavoro esterna e intorno al passo uomo. Delimitazione del luogo di lavoro.
- Procedure di messa in sicurezza dell’ambiente interno dello spazio confinato prima di autorizzare l’ingresso– discussione sulle procedure da adottare in riferimento ai rischi sopra detti.
- Procedura LOTO (LOCKOUT – TOGOUT): descrizione della sua importanza e presa visione di alcuni sistemi esistenti per effettuarla (lucchetti, sistemi di blocco per valvole, contenitori di sicurezza per la sigillatura di radiocomandi, etc.)
- Permesso di lavoro (o modulo autorizzativo sostitutivo al permesso di lavoro) per l’autorizzazione all’ingresso nello Spazio confinato
- Procedura di ingresso e uscita in ambiente confinato
- Piano di emergenza interno di un’Azienda: il ruolo e la gestione di un’emergenza
- Procedura di gestione del soccorso e salvataggio di un lavoratore infortunato dall’interno dello spazio confinato: presentazione di alcuni comportamenti da tenere in caso di infortunio ai fini dell’incolumità del soccorritore (ex. prima di accedere all’interno del luogo confinato, dare allarme e indossare i DPI idonei –rischio di morte in caso di mancata adozione di misure protettive da parte dei soccorritori). Illustrazione di alcuni esempi delle procedure di emergenza da adottare a seconda delle tipologie dei luoghi di lavoro.
- Come coordinare la gestione del soccorso e salvataggio dall’interno dell’ambiente sospetto di inquinamento o confinato in coordinamento con il Piano di gestione dell’Emergenza Interno all’Azienda (PEI).
- Vigilanza dall’esterno: obbligo e gestione della vigilanza dall’esterno. Presentazione dei rischi che possono coinvolgere anche il personale che vigila dall’esterno.
- Sistemi di comunicazione: rischi che possono insorgere in caso di non funzionamento dei sistemi di comunicazione. Presentazione di alcuni sistemi di comunicazione.
MODULO PRATICO (8 ORE): ADDESTRAMENTO PER ACQUISIRE LE COMPETENZE NECESSARIE PER L’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI E DELLE STRUMENTAZIONI MESSI A DISPOSIZIONE PER AFFRONTARE I RISCHI PRESENTI NEGLI AMBIENTI CONFINATI (DPI, RESPIRATORI, RILEVATORI DI GAS...)
- Esercitazioni pratiche per simulare alcune procedure da attuare in caso di emergenza (incendio/esplosione, anossia, presenza di gas tossici, recupero infortunato)
- Simulazione sull’uso dei dispositivi e della strumentazione messa a disposizione:
- Dispositivi di protezione individuali.
- Gli Apparecchi per la Protezione delle Vie Respiratorie (APVR): utilizzo, tipologia, filtri.
- Imbracature di sicurezza, tripode, rilevatori di gas, misuratori di esplosività
- Sistemi di segnalazione e comunicazione
- STRUMENTO DI RILEVAZIONE – Presa visione di uno strumento di misura per la misurazione della percentuale di ossigeno presente nell’aria e la rilevazione di gas deleteri o di presenza di una possibile atmosfera esplosiva. Dimostrazione pratica delle prove da fare con il rilevatore multigas (BUMP TEST) per verificarne il corretto funzionamento, facendo uso di una bombola tarata per il test.
- DISPOSITIVO DI PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE – Presa visione di mascherine per polveri, di maschere semi e intero-facciali con filtri per gas o polveri, di una maschera di emergenza (anche detta: maschera scappa-scappa) e di un Escape con cappuccio o maschera e di un autorespiratore; dimostrazioni pratiche delle verifiche da fare ai dispositivi di protezione, in particolar modo alla bombola dell’autorespiratore, allo spallare e alla maschera intero-facciale prima dell’indossamento. Indossamento, da parte ci ciascun partecipante, di un autorespiratore completo per abituarsi alle modalità corrette da seguire per indossarlo in sicurezza.
- ATTREZZATURE DI SALVATAGGIO – Presa visione di alcuni sistemi di salvataggio (gruetta, treppiede, wintch, etc.): illustrazione dei controlli preliminari all’uso obbligatori con riferimento ai controlli indicati dal costruttore;
Durante il modulo pratico si lavora in campo prove per addestrare il lavoratore ad utilizzare APVR di tipo isolante in un contesto che simula l’ingresso e l’uscita dall’interno di uno spazio confinato. Durante le prove pratiche vengono effettuate simulazioni di ingresso e uscita da uno spazio confinato, con verifica iniziale dell’aria utilizzando un rilevatore multigas per la rilevazione del tasso di ossigeno e la presenza di eventuali sostanze infiammabili o tossiche.
Durante le prove pratiche vengono utilizzati i dispositivi di protezione dalle cadute dall’alto (imbracatura, cordini di sicurezza e linee vita). Al lavoratore vengono spiegati i controlli da effettuare quando indossa un autorespiratore o una maschera a filtro, sottolineando anche l’importanza a controllare che il facciale sia bene adattato al volto verificandone la tenuta mediante le prove a pressione negativa e a pressione positiva. Le prove vengono effettuate indossando sempre l’imbracatura di sicurezza contro le cadute dall’alto, con e senza l’indossamento dell’APVR.
PERCORSI IN CAMPO PROVE – Simulazioni in campo prove: effettuazione di percorsi all’interno di struttura addestrativa spazi confinati, con o senza avere indossato l’autorespiratore; prove di applicazione di una procedura di soccorso e salvataggio con utilizzo di sistemi di recupero. Simulazioni di auto salvataggio (con Escape) e di salvataggio con uso di attrezzature varie.
Indossando l’imbracatura (per alcune prove anche l’autorespiratore), ai partecipanti vengono fatti fare dei percorsi specifici all’interno della struttura presente nel campo addestramento, con lo scopo di acquisire familiarità con i dispositivi, raggiungendo così consapevolezza in merito agli ingombri maggiori che si hanno nel muoversi con l’autorespiratore indossato e la contemporanea presenza dell’imbracatura. I percorsi effettuati con l’autorespiratore indossato aiutano il partecipante a conoscere meglio le difficoltà che si possono incontrare ad effettuare certi movimenti o nel dover passare attraverso passi uomo di differente dimensione, facendogli acquisire una maggiore consapevolezza su quelle che possono essere le proprie capacità e i propri limiti. Con indossata l’imbracatura, ai lavoratori vengono fatti fare anche esercizi con utilizzo di sistemi di recupero per prendere familiarità all’indossamento dell’imbraco e consapevolezza in merito al corretto indossamento dello stesso. Queste prove possono essere effettuate con o senza autorespiratore indossato.
Nelle simulazioni di interventi di soccorso e salvataggio di un infortunato vengono illustrate le diverse tipologie di approccio alle emergenze (autosoccorso, soccorso senza ingresso e soccorso con ingresso). Applicazione della procedura: preparazione del cantiere di lavoro con la verifica e la preparazione in loco dei sistemi di soccorso; preparazione della squadra di soccorso. Vengono simulati alcuni errori che possono essere compiuti in fase di soccorso per mancata valutazione dei rischi per i soccorritori
Elenco delle prove che possono essere svolte durante l’addestramento
In fase di progettazione del corso il cliente sceglie gli addestramenti da eseguire crocettando quelli sotto elencati, sulla base delle attività svolte dal proprio personale
- Verifica atmosfera ed eventuale bonifica
- Lavoro con APRV
- Lavoro in condizioni di scarsa visibilità
- Lavoro in condizioni di rumore
- Attraversamento botole in salita e in discesa o in spostamenti orizzontali (passaggio da passi uomo largo o stretto)
- Attraversamento ostacoli e passaggi ristretti in ambiente oscurato (o con simulazione fumo)
- Ingresso e uscita da apertura orizzontale e recupero verticale. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego tripode e/o gruetta e/o wintch utilizzando sistema anticaduta. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata.
- Ingresso e uscita da apertura obliqua e recupero verticale. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego tripode e/o gruetta e/o wintch utilizzando sistema anticaduta. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata.
- Ingresso e uscita da apertura verticale e recupero orizzontale. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego di attrezzature di recupero adeguate come, gruetta adeguata a recupero in orizzontale e/o wintch e/o paranco. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata.
- Ingresso e uscita da apertura verticale, recupero verticale con salvataggio in orizzontale. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego di attrezzature di recupero adeguate come wintch e/o paranco. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata. Il recupero può essere simulato con attrezzatura installata in passo uomo alto e salvataggio del lavoratore da passo uomo collocato a livello più basso o attrezzatura installata direttamente sul passo uomo da cui si effettua il salvataggio del lavoratore.
- Ingresso e uscita da vasca. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego di attrezzature di recupero adeguate come wintch e/o paranco. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata.
- Ingresso e uscita da cunicolo. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego di attrezzature di recupero adeguate come wintch e/o paranco. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata.
- Ingresso e uscita da un sotto nastro di impianto. Simulazione di salvataggio infortunato con impiego di attrezzature di recupero adeguate come wintch e/o paranco. Possono essere utilizzate funi, carrucole, connettori, fettucce per punti di ancoraggio anticaduta, a seconda della simulazione effettuata. ì
La simulazione di soccorso e salvataggio può essere svolta supponendo una o più delle seguenti condizioni:
- Peggioramento atmosfera interna necessità di APVR
- Auto salvataggio con fuga utilizzando un Escape
- Sviluppo incendio e conseguente fumo
- Fuga di gas
- Interruzione energia elettrica ed illuminazione
- Malore dell’addetto all’interno
- Recupero senza o con ingresso soccorritore all’interno dello spazio confinato (con eventuale utilizzo di sistema APVR)
- Estrazione con tavola spinale, barella o scivolo
Tutte le attività sono monitorate e gestite da uno o più istruttori a seconda dei partecipanti
Aspetti metodologici e organizzativi
Obiettivi didattici
Il corso di formazione ha i seguenti obiettivi:
- illustrare i concetti di pericolo, danno e prevenzione che si riscontrano in una attività lavorativa svolta in uno spazio confinato;
- illustrare le misure di prevenzione degli infortuni;
- far acquisire le competenze necessarie per l’utilizzo dei dispositivi, delle attrezzature di lavoro e delle strumentazioni messi a disposizione per affrontare i rischi;
- illustrare le procedure di gestione delle emergenze, evacuazione e primo soccorso
Scopo di questo corso è quindi quello di fornire ai lavoratori che svolgono attività all’interno di ambienti sospetti di inquinamento o confinati nel campo di applicazione del DPR 177/2011 (ambienti di cui agli artt. 66 e 121 del D.Lgs. 81/08 s.m.i. e p.to 3 dell’allegato IV del medesimo decreto), una formazione sui rischi presenti in detti ambienti di lavoro e una formazione e addestramento adeguato all’uso dei DPI di terza categoria per la protezione delle vie respiratorie e dalle cadute dall’alto e sull’uso degli strumenti di rilevazione ossigeno, gas deleteri e atmosfere esplosive nell’ambito di questi ambienti e sulle procedure di soccorso e salvataggio. Durante il modulo pratico vengono svolte prove pratiche e simulata una situazione di emergenza con effettuazione di un intervento di soccorso e salvataggio di un infortunato dall’interno di uno spazio confinato.
Riferimenti normativi: Art. 37 – D. Lgs.81/08 –Art.2 c.1 lett. d – DPR. 177/11: Informazione e Formazione sui fattori di rischio per attività lavorative all’interno di spazi confinati – ASR del 17 maggio 2025 pubblicati il 24 maggio 2025.
Requisiti richiesti per la frequenza: In caso di partecipanti stranieri si ha l’obbligo di effettuare il test di conoscenza della lingua italiana. Salvo accordi precedentemente presi, il lavoratore che dimostra di non comprendere la lingua italiana non potrà svolgere il corso e non gli verrà riconosciuto il rilascio dell’attestato. AI lavoratori che durante il corso dimostreranno di non comprendere la lingua italiana non verrà rilasciato l’attestato di frequenza. Nel caso di iscrizione di lavoratori che non conoscono la lingua italiana il datore di lavoro, o suo delegato, dovrà prendere accordi con Studio Cetus Srl allo scopo di coinvolgere un mediatore culturale. In questo caso verrà presentata offerta economica per il mediatore culturale e in caso di accettazione il corso verrà organizzato.
I lavoratori devono avere frequentato il corso di formazione generale e specifica secondo quanto previsto dall’art. 37 D.Lgs. 81/08 s.m.i. e Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavoratori e/o preposti o secondo quanto previsto dai nuovi Accordi Stato Regione del 17/05/2025 pubblicati il 24 maggio 2025.
Si sottolinea il fatto che il corso non sostituisce la formazione e l’addestramento necessario per gli “addetti ai lavori in quota” e la formazione e addestramento per l’uso dei DPI di terza categoria a protezione delle vie respiratorie detti “APVR”. Il datore di lavoro deve valutare la necessità di formare e addestrare i lavoratori per le attività in quota e per l’uso dei DPI di terza categoria contro le cadute dall’alto, a seconda del fatto che le situazioni lavorative possano esporre i lavoratori al rischio di caduta dall’alto o in profondità durante le attività svolte in “Ambienti confinati”. Il corso di formazione e addestramento APVR risulta obbligatorio e si consiglia di effettuarlo prima di svolgere il corso per gli ambienti sospetti di inquinamento o confinati
È consigliato che i lavoratori siano formati per il “Primo Soccorso” con un corso di 16 ore, così come previsto dal DM 388/03 s.m.i. per le Aziende classificate appartenere al “Gruppo A” (gli addetti alle emergenze dovranno comunque essere formati secondo quanto previsto dal DM 388/03).
Si ricorda che i lavoratori che devono svolgere attività all’interno di ambienti sospetti di inquinamento o confinati devono essere dichiarati idonei dal Medico Competente aziendale: il Datore di lavoro ha la responsabilità di iscrivere al corso lavoratori idonei per le attività oggetto del corso (spazi confinati)
DPI obbligatori: per le prove pratiche i lavoratori dovranno presentarsi al campo di addestramento con le proprie scarpe di sicurezza. Studio Cetus Srl metterà a disposizione dei partecipanti i seguenti DPI obbligatori: casco di sicurezza con sottogola e copricapo monouso da porre fra la testa e il casco, guanti con protezione meccanica, imbracatura (sistema anticaduta) – DPI utili alle prove pratiche: autorespiratore con maschera igienizzata.
Dotazioni personali: Si consiglia un abbigliamento comodo per la parte pratica.
Destinatari: il corso è rivolto a lavoratori che svolgono attività all’interno di ambienti sospetti di inquinamento o confinati che ricadono nel campo di applicazione del DPR 177/2011 (ambienti di cui agli artt. 66 e 121 del D.lgs. 81/08 s.m.i. e p.to 3 dell’allegato IV del medesimo decreto).
Metodologia: il percorso formativo è caratterizzato da una metodologia didattica basata sulle vigenti indicazioni normative. Il corso prevede fasi di addestramento presso un campo prove.
Registro: è predisposto un Registro delle presenze per ogni lezione del corso emesso dal Soggetto Formatore a cui Studio Cetus Srl è associato, sul quale ogni partecipante apporrà la propria firma. Il registro viene firmato anche dai docenti e istruttori/docenti.
Durata del corso: il corso ha una durata di 12 ore
Assenze: le assenze per i corsi non possono essere superiori al 10% del monte ore complessivo del corso, pena il mancato conseguimento dell’attestato.
Docenti: tutti i docenti o gli istruttori del corso hanno una formazione e competenze pluriennali in relazione alle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro trattate.
Verifiche e Valutazione: il corso prevede un test finale di 30 domande con 3 risposte ciascuna per il modulo teorico e una verifica pratica per il modulo di addestramento per la quale verrà rilasciata una scheda di valutazione da parte del docente/istruttore.
Attestato: al termine del corso sarà rilasciato un Attestato a condizione che il partecipante abbia frequentato almeno il 90% delle lezioni e avrà ottenuto un punteggio superiore al 70% alle prove di verifica e nel giudizio per la parte pratica.
Aggiornamento: obbligatorio almeno quinquennale.
L’aggiornamento deve essere effettuato con cadenza quinquennale e con durata minima di 4 ore relative alla parte pratica. Durante il corso di aggiornamento, è opportuno che il docente illustri eventuali modifiche normative e evoluzioni tecniche.
Caratteristiche organizzative: le attività si svolgeranno presso la sede concordata con il Cliente in fase di attivazione del corso.
Numero massimo di partecipanti: 12